Quello che credevo di trovare in Italia… c’era!

Quello che credevo di trovare in Italia… c’era!

Sono nato a Oulad Youssef in Marocco il 22/07/2000 sono venuto in italia a 12 anni dopo averne parlato con i miei genitori con l’idea di costruirmi un futuro e aiutare la mia famiglia. Oggi vi voglio parlare delle differenze tra quello che mi aspettavo di trovare e quello che ho trovato davvero.

Quando sono partito credevo che l’Italia fosse un paese ricco di soldi e di macchine; credevo anche che in Italia non mancasse niente e che le ragazze portassero il velo come da noi. Quando sono arrivato, invece, ho scoperto che l’Italia non è ricca come credevo e le macchine che ci sono in Italia sono quasi le stesse che si vedono in Marocco.

Le ragazze italiane che vanno in giro con la testa scoperta mi piacciono, cosi come mi piace che usino le gonne corte però vorrei comunque sposarmi con una ragazza marocchina. Quando sono partito sapevo che una volta in Italia sarei andato a stare in una comunità, ma la immaginavo molto diversa; intanto credevo che ci sarebbero stati solo ragazzi italiani e marocchini e che il tempo sarebbe passato molto in fretta, poi pensavo che in comunità avrei solo mangiato, dormito e fatto la scuola.

La realtà è diversa perché ci sono tanti ragazzi di tanti paesi diversi, alcuni dei quali non sapevo nemmeno che esistessero come il Bangladesh, per esempio, o l’Albania. Anche la vita in comunità è diversa da come la immaginavo perché gli educatori mi fanno partecipare insieme agli altri ragazzi alla pulizia degli spazi comuni.

Non credevo che avrei dovuto farlo, ma credo che sia una cosa giusta tenere pulito il posto in cui vivo; in comunità mi danno una mancia settimanale che devo imparare a gestire da solo perché quando è finita non posso avere altri soldi tranne che per emergenze o cose che mi servono davvero.

La vita in Italia, insomma, non è cosi facile come immaginavo e, se tornassi indietro, forse ci penserei un po’ di più prima di partire anche se credo ancora che per quello che riguarda il lavoro l’Italia sia meglio del Marocco quindi, probabilmente, partirei lo stesso, ma aspetterei di essere più grande. Spero che mi vada tutto bene, un saluto a tutti.

Mohamed