Mamma e papà Oklahoma

Mamma e papà Oklahoma

Cos’è Oklahoma per me?

Per comprendere al meglio la risposta parto dal raccontarvi una breve storia…

La storia parla di un ragazzino di 13 anni, arrivato in Italia ingannato come molti da ciò che realmente offre questo paese. Credevo di trovare i soldi per terra, vista la facilità con cui, chi prima di me era in questo stato, ne portavano in patria grande quantità. Ma trovai solo delle strade molto belle, asfaltate e pulite rispetto al mio paese, ma prive di denaro.

Ma la cosa più grave fu la consapevolezza che per avere ciò che i miei connazionali ottenevano con gran velocità, avrei dovuto spacciare, avrei dovuto rubare, avrei dovuto scegliere di vivere da fuori legge e fare di questo paese semplicemente una fabbrica… una scelta davvero difficile, ma che ti cambia radicalmente la vita.

Iniziai piano piano a metabolizzare e digerire la brutta realtà in cui mi ero trovato. Avrei tanto voluto tornare a casa, tra le braccia di mio padre, che mi offrivano, sicurezza e tranquillità per il mio prossimo, ma non potevo, perché avevamo speso tutti i risparmi di una vita per arrivare in Italia clandestinamente.

Iniziai a soffrire sempre più quella sensazione di solitudine, l’assenza di protezione che ti dà una famiglia, era terrificante. Ma non potevo permettermi di mollare, di crollare, e così fui costretto a diventare all’improvviso un Uomo.

Passai un anno intero per le strade di Milano, dormendo e mangiando ciò che capitava. Ma poi il signore, mi tese la sua mano, e mi fece finire in Comunità Oklahoma.

Ora posso rispondere alla domanda iniziale…

L’Oklahoma fu per me, la salvezza dalla malvagità della
strada

L’Oklahoma fu per me, l’opportunità di evitare una vita da fuori legge

L’Oklahoma fu per me, l’opportunità di evitare dipendenze da droghe

L’Oklahoma fu per me, la serenità di trovare un piatto caldo

L’Oklahoma fu per me, la dolcezza di posare il mio viso su un cuscino profumato

L’Oklahoma fu per me, la gioia di ritornare ragazzino e giocare

L’Oklahoma fu per me, la pace che si prova quando ci si sente protetti

L’Oklahoma fu per me la speranza, perché compresi che non era tutto perduto, ma che avrei potuto costruire qualcosa, certo non con la velocità di uno spacciatore, ma intanto è stato piantato un seme di speranza per un futuro migliore.

L’Oklahoma fu per me una seconda famiglia, che mi ha educato, coccolato, istruito, compreso e sopportato nei momenti difficili della mia adolescenza. Ma sopratutto ha fatto di me oggi, un uomo pieno di sani principi e valori.

Ha fatto di me oggi, un marito fedele e un padre premuroso oltre che un direttore commerciale rispettato e stimato nella mia azienda.

Spero con tutto il mio cuore, dato che i minori in difficoltà non cesseranno mai di esistere purtroppo, che questa casa meravigliosa, continui per sempre ad essere madre e padre per tutti loro, dandogli un futuro e una speranza, contribuendo così, almeno in piccola parte, a diminuire la delinquenza e la malavita per le strade. Rendendo questo paese migliore, e questo invece lo sarà per la gran parte di noi, dei figli dell’Oklahoma.

Grazie mamma e papà Oklahoma…

Un articolo di Abdelilah