Settembre 2025: tutto il personale di Comunità Oklahoma ha contratti a tempo indeterminato

Raggiunta la piena stabilità lavorativa! Tutti gli operatori di Oklahoma hanno contratti a tempo indeterminato, traguardo raro nel no profit che garantisce continuità educativa ai ragazzi.

Un traguardo che ridefinisce il lavoro no profit

Quando nel 2009 Oklahoma rischiava la chiusura e gli educatori accettavano aspettative non retribuite per salvare la comunità in cui lavoravano, immaginare questo momento sembrava un sogno impossibile.

Oggi, settembre 2025, posso annunciare con orgoglio che tutto il personale di Comunità Oklahoma ha contratti a tempo indeterminato: dalle due équipe educative di 14 operatori al personale amministrativo, dalla segreteria alla cucina.

Nel lavoro no profit questa condizione rappresenta una conquista straordinaria. Il settore sociale, e soprattutto le realtà residenziali, convivono storicamente con precarietà contrattuale, turnover elevato e instabilità economica che compromettono la qualità educativa.

La stabilità? Dal contratto alla continuità relazionale

Contratti a termine, collaborazioni occasionali e incertezza sul futuro sono la normalità per molte organizzazioni che, pur svolgendo servizi essenziali, faticano a garantire stabilità lavorativa ai propri operatori, e più in generale, la sostenibilità economica.

Per noi questo risultato significa molto di più di una semplice condizione contrattuale. Significa poter garantire ai ragazzi accolti la continuità relazionale fondamentale per percorsi educativi efficaci. Un educatore che lavora in un ambiente che lo aiuta ad essere sereno, pur nelle difficoltà quotidiane, investe diversamente nelle relazioni, progetta a lungo termine, sviluppa competenze specifiche, lega in maniera diversa con colleghi e con Mohamed, Ernesto, Youssef e tanti altri, quegli stessi ragazzi con cui passa più tempo che con figli o amici.

Stabilità come strategia

Il nostro basso turnover, già distintivo – nel team ci sono educatori che si sono fermati in via Costantino Baroni più di 20 anni fa! – si consolida ulteriormente.

La stabilità lavorativa nel no profit genera un circolo virtuoso: operatori motivati offrono servizi di qualità superiore, i risultati educativi migliorano, la reputazione dell’organizzazione cresce nel quartiere e nel resto della città di Milano (ecco perché abbiamo più di 80 volontari che vogliono essere informati a proposito dei nostri bisogni e delle relative raccolte fondi). Anche le opportunità di finanziamento si ampliano. Riusciamo a far capire anche a chi non ha mai fatto volontariato quali sono i nostri bisogni. Io credo che un po’ tutti notino l’entusiasmo che ci mettiamo.

Questo equilibrio, raggiunto dopo anni di sacrifici, prove, errori e crescita graduale, ci permette oggi di essere consapevoli rispetto a dove vogliamo andare, su quali sono le priorità e qual è la rotta per gestire, e non subire, la navigazione.

Oklahoma nel 2009 di fatto poco aveva di ciò che ha oggi. Era un posto ``di frontiera`` con molta motivazione nel lavoro educativo, ma sola e con poche risorse a disposizione (Andrea, Direttore ed Ex-edcuatore)
``2009? Tempi duri per tutti. Ragazzi ed educatori.`` (Paolo, educatore Oklahoma dal 2003)
Di tanto in tanto sento ancora oggi la maggior parte dei ragazzi presenti nelle foto che ci sono in comunità Mi piace pensare che, anche se sono stati ``faticosi``, alla fine Oklahoma è stata ``casa`` anche per loro. (Sara, coordinatrice di Comunità Arizona)

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