Domande dei ragazzi al Direttore, 2002

Domande dei ragazzi al Direttore, 2002

1. Perché per stare in Italia gli stranieri devono avere il Permesso di Soggiorno e per stare in Marocco no?

In tutti i paesi dell’Unione Europea vige questa normativa, tutti i cittadini extraeuropei compresi i “cittadini americani” per entrare in Europa o in Italia devono possedere passaporto valido con scadenza non inferiore ai sei mesi; il soggiorno per turismo non può superare i tre mesi, oltre i quali occorre un Permesso di Soggiorno valido, per motivi di studio o di lavoro.

La normativa europea è motivata da ragioni di ordine e di controllo sociale, la stessa cosa vale anche per il Marocco: per entrarvi, anche solo per turismo, occorre essere in possesso di passaporto valido per almeno sei mesi e il soggiorno per motivi turistici non può superare i tre mesi; dopo i tre mesi del soggiorno per turismo, ogni cittadino straniero in Marocco, per risiedere ulteriormente, deve recarsi alla Prefettura di zona e richiedere la Carta di Soggiorno per motivi che siano verificabili, studio, lavoro o altro; questa richiesta può essere respinta discrezionalmente dalle autorità marocchine con il risultato che lo straniero senza Carta di Soggiorno, è invitato a lasciare il Marocco, come succede nella maggior parte dei paesi del Mondo.

2. La Prima Accoglienza oggi assomiglia di più ad una casa: per l’anno prossimo hai qualche idea per migliorare la Comunità?

Io credo che ogni miglioria della nostra Comunità debba passare attraverso il gusto di ciascuno, considerando le varie provenienze; provate voi stessi con i vostri educatori a fare progetti per rendere più accogliente e vivibile la vostra comunità, io asseconderò tutte le richieste intelligenti e creative, rispettando il principio economico e del buon senso.

3. Che cosa succederà a noi ragazzi con la nuova legge Bossi Fini?

La nuova legge rende più rigide le condizioni perché un cittadino extracomunitario possa soggiornare in Italia. Accenno alcuni punti che sono fondamentali per il vostro futuro: d’ora in poi per risiedere in Italia per motivi di lavoro occorre avere un lavoro dimostrabile e un alloggio; queste garanzie le deve dare il datore di lavoro, che deve anche garantire di sostenere i costi circa il rientro dello straniero nel paese di origine a contratto di lavoro scaduto.

Altro punto sono l’obbligo delle impronte digitali per tutti i cittadini extracomunitari. Inoltre viene istituito presso le Prefetture lo Sportello unico
per l’immigrazione che fa da punto di raccordo per l’as- sunzione di cittadini extracomunitari.

Per quanto riguarda voi minori, sostanzialmente non cambia molto; bisogna comunque attendere il parere del Comitato per i Minori Stranieri, che dopo le indagini nel vostro paese di origine decide se è meglio per voi crescere all’interno della vostra famiglia, oppure rimanere in Italia con un Permesso di Soggiorno per motivi di: studio, lavoro, sanitari.

Per convertire il Permesso di soggiorno per Minore Età in altro, deve essere dimostrato da un Ente a rappresentanza nazionale che il minore si trova in Italia da almeno due anni, che ha seguito un progetto di integrazione con buon esito da almeno due anni, che ha disponibilità di alloggio (comunità o famigliari o datore di lavoro), che studia o che lavora.

4. Con soli sei euro di mancia a settimana, come faccio a portare fuori una ragazza?

Questa è una domanda che deve tenere conto di diversi aspetti che riguardano la vostra educazione, primo fra tutti la capacità di gestire il vostro reddito.
Sono sicuro che crescendo e aumentando le vostre responsabilità verso la vita sarete in grado di collocare questa questione a gradini più bassi della scala dei vostri valori.

Per farla meno difficile, sei euro bastano a una persona con buon senso, diversamente anche cento euro non basterebbero ad uno sprecone incontentabile che non fatica per guadagnarsi dei soldi.

Spero di avere risposto alle vostre domande e desidero che le riprendiate in una discussione di gruppo più ampia, con i vostri educatori.

Buon lavoro a tutti, firmato il Grande Capo Giampaolo Premoli